(DIRE) Roma, 3 dic. - "Ci siamo chiesti se attraverso l'attivita' di telemedicina avremmo potuto tenere sotto controllo pazienti affetti da particolari patologie, anche sul posto di lavoro". Claudio Fantini dirige il dipartimento di Prevenzione dell'Asl Roma D, che ha organizzato il workshop internazionale 'Malattie croniche e telemedicina: strumenti e modelli innovativi per la prevenzione in Europa', che si e' svolto a Fiumicino, presso l'hotel Tiber, il 29 e 30 novembre scorso. Si e' trattato di due giorni di dibattito, in cui si sono confrontati esperti internazionali, medici e tecnici, nei vari campi attinenti appunto la telemedicina.
"Ci siamo attivati cercando di capire se esistevano altre esperienze di questo tipo- spiega ancora Fantini- e ne abbiamo trovate in Sardegna". Esperienze che poi sta portando avanti anche Fabrizio Ammirati, direttore di Cardiologia all'ospedale Grassi di Ostia. "Proprio il professor Ammirati- spiega Fantini- in una esperienza pilota ha sotto controllo 15 pazienti in varie parti del mondo, come Australia e Kenya, in cura presso di lui perche' nel loro passaggio presso l'aeroporto di Fiumicino per un motivo o per l'altro sono state male".
Dice ancora Fantini: "Abbiamo approfondito la cosa, ci siamo interessati perche' abbiamo capito che questo puo' essere un modo per tenere sotto controllo anche a distanza persona affette da malattie croniche. In questo workshop abbiamo messo a confronto esperienze italiane ed europee per capire cosa fanno gli altri, e cosa possiamo fare noi e quali potessero essere gli strumenti giusti. Il nostro obiettivo con questi due giorni di incontri e' stato quello di fare rete, creare contatti con professionisti.
Siamo in contatto anche con l'Associazione italiana medici arabi che sono interessati a sviluppare per i loro Paesi tecnologie di questo genere. L'ambizione e' quella di diventare azienda capofila per la presentazione di un progetto europeo per paesi anche dell'Europa orientale, come pure per paesi del Sud del Mediterraneo e Medio Oriente".
Obiettivo e' quello di creare un progetto europeo da poter presentare nel 2014 (entro giugno-luglio, durante la presidenza italiana del consiglio dell'Unione europea) "nell'ambito del programma Horizon 2020 che prevede uno sviluppo di nuove tecnologie". Si partirebbe "dalla esperienza pilota sul nostro territorio fino a coinvolgere la Sardegna". Sulla base di questo, poi, si arriverebbe "a fare una proposta europea".
Controllo a distanza dei pazienti significherebbe anche "apportare una riduzione di costi dell'assistenza", ovvero l'assistenza domiciliare vista come una delle possibile soluzioni per la riduzione delle spese nella sanita': "Si potrebbe avere un consulto di telemedicina sulla base dei parametri vitali monitorati tramite web, trasmettendo parametri vitali e questo potrebbe essere utile al medico dall'altra parte per dare consigli e istruzioni immediate. Cerchiamo di capire se possiamo realizzare una sanita' con costi limitati ma di alta qualita'".
(Gas/ Dire)