Roma, 19 mar. - Dopo un'inchiesta che lo scorso anno nella citta' di Sfax aveva permesso di individuare pedofili tra il personale scolastico in vari istituti e raccogliere un'ottantina di denunce di abusi, il ministero dell'Educazione della Tunisia ha promesso interventi e un programma di educazione sessuale a tutela degli alunni.
Ad annunciare l'iniziativa il ministro Hatem Ben Salem, convinto della necessita' di attuare un progetto di legge rimasto in stallo da aprile scorso, a causa dei ritardi nella formazione del nuovo governo. La materia si inserira' nei programmi scolastici dalla primaria alle superiori.
"Non si tratta di insegnare l'attivita' sessuale ai giovani, ma di prepararli a proteggersi dalle molestie. La mancanza di consapevolezza li espone a troppi rischi" ha spiegato Yamina Zoghlami, deputata del partito islamista Ennahdha, che ha cercato cosi' di tranquillizzare gli oppositori della legge, in particolare i conservatori e i piu' religiosi. Zoghlami ha avvertito: "I nostri giovani imparano l'educazione sessuale sui social network e questo non va bene. Hanno bisogno di strumenti e di figure di riferimento".
(Red/ Dire)