Roma, 5 mar. - Mentre siamo "bombardati" dalle notizie sull'epidemia di coronavirus, "la pentola a pressione nel Medio Oriente sta scoppiando": lo denunciano i missionari comboniani, con un messaggio-appello nel quale definiscono "criminale" l'accordo siglato dall'Ue con la Turchia e chiedono "soluzioni umane" per i rifugiati.
"Mentre siamo bombardati e storditi dalle notizie dell'epidemia coronavirus, la pentola a pressione nel Medio Oriente sta scoppiando" si legge nel documento, diffuso dalla Commissione giustizia e pace della congregazione. "La Turchia, in guerra contro la Siria, sostenuta dalla Russia, per il controllo della citta' di Idlib, si vede arrivare un altro milione di rifugiati, in buona parte bambini e donne. Ankara, che gia' trattiene sul suo suolo quattro milioni di rifugiati siriani e afghani per un accordo scellerato con la Ue, dalla quale ha ricevuto sei miliardi di euro, non ce la fa piu' e sta ricattando l'Europa per nuovi finanziamenti. Per ottenerli ha aperto le frontiere verso la Grecia. Diciottomila siriani hanno gia' attraversato il confine ma Grecia e Bulgaria hanno bloccato subito le loro frontiere. Molti stanno gia' dirigendosi anche verso le isole greche, in particolare Chio e Lesbo, dove c'e' gia' una situazione insostenibile. Basti pensare che a Lesbo, nel campo di Moria, che puo' ospitare 3mila persone, ci sono gia' 20mila rifugiati. Siamo al collasso".
(Red/ Dire)