Roma, 16 gen. - Delusione per le nomination agli Oscar di quest'anno, giudicate da molti "troppo bianche".
A salvare dall'imbarazzo l'Accademia e' Cynthia Erivo ('Harriet'), la sola afroamericana candidata come miglior attrice protagonista, ma cio' secondo la rivista Variety non e' servito a impedire che tornasse tra i trend topic #OscarsSoWhite, l'hashtag lanciato nel 2015 per chiedere di allargare la platea di candidati e vincitori ad attori e registi dalla pelle nera, asiatici e latini.
Le polemiche si sono scatenate sui social ma anche sui media: molti lamentano la scelta, persino tra attori e attrici non protagoniste, di soli bianchi, mentre non e' sfuggito che il nome di Scarlett Johansson ricorra addirittura due volte.
Fuori dalla corsa sono invece rimaste interpreti del calibro di Awkwafina e Zhao Shuzhen (entrambe in 'The Farewell'), Jennifer Lopez ('Le ragazze di Wall Street') o Lupita Nyong'o ('Us').
Agli uomini e' andata anche peggio: tutti "bianchissimi" i candidati, per lasciare a casa Eddie Murphy ('Dolemite Is My Name') o Song Kang-ho ('Parasite'). Quest'ultimo, ha osservato Variety, avrebbe potuto essere una delle candidature piu' originali.
In questo senso un segnale arriva pero' da Cannes, che ha scelto Spike Lee alla guida della giuria 2020. "Onorato di essere il primo della diaspora africana", il commento del regista.
(Red/ Dire)