Roma, 16 gen. - "E' un segnale negativo e quasi deprimente dover ravvisare che debba essere un'iniziativa russo-turca ad annunciare una tregua in Libia": cosi' Fabio Massimo Castaldo, vice-presidente del Parlamento europeo, in un'intervista rilasciata all'agenzia Dire.
Il riferimento e' a un tentativo diplomatico che potrebbe vedere oggi un passaggio ulteriore, con una missione a Mosca del capo di governo Fayez Al-Serraj e del generale Khalifa Haftar, che guida le forze rivali, impegnate da aprile in un'offensiva militare contro Tripoli.
Secondo Castaldo, gli sviluppi degli ultimi giorni rischiano di sancire il fatto che "se non si mettono d'accordo gli inquilini dei palazzi presidenziali di Ankara e Mosca nel voler portare avanti un'iniziativa congiunta noi come europei da soli non abbiamo forse ne' il peso specifico, ne' la forza, ne' la visione strategica per poterlo fare".
Il vice-presidente del Parlamento Ue sottolinea che a mancare "non e' la volonta'" e che sono invece condizionanti fattori come l'assenza di "poteri coercitivi" da parte dell'Alto rappresentante della politica estera e di sicurezza.
Nell'intervista lo sguardo e' pero' rivolto al futuro. "Quello che dobbiamo evitare e' procedere in ordine sparso, cioe' metterci anche noi al servizio della logica della guerra per procura e tra fazioni che ha lacerato il Paese dopo lo scellerato intervento nel 2011" sottolinea Castaldo. "Oggi e' inutile recriminare su quello che fu una fuga in avanti in primis franco-britannica e sulla volonta' forse di far prevalere interessi geo-energetici su quelli della Libia, che doveva essere accompagnata verso la democrazia e il consolidamento delle istituzioni".
Secondo il vice-presidente dell'Europarlamento, l'impegno dell'Ue dovrebbe andare oltre la necessaria tregua e puntare a "un rilancio dell'iniziativa politica". In quest'ottica si spiegherebbe l'opportunita' di "un'interlocuzione con Paesi come Algeria e Tunisia, che con la Libia condividono legami economici, culturali e politici e possono dunque essere mediatori eccellenti".
Castaldo dice poi "fondamentale che l'Ue si faccia promotrice dell'agenda per la Conferenza di Berlino, con un piano chiaro". Tra le opzioni da valutare ci sarebbe "l'invio di una forza di interposizione sotto egida Onu che possa far cessare le violenze per evitare episodi terribili, come il bombardamento dell'Accademia militare, e procedere a riparare al vero errore del 2011, con il disarmo delle milizie che operano in territorio libico".
(Red/ Dire)