Roma, 26 set. - "Ringrazio tutti i ragazzi e i giovani che oggi hanno preso posizione, esprimendo la propria preoccupazione per la nostra casa comune": cosi' all'agenzia 'Dire' padre Robert Carrasco, sacerdote peruviano, coordinatore della manifestazione 'Amazzonia: casa comune'.
"Dobbiamo difendere le popolazioni indigene, che si prendono cura e sono guardiane del loro territorio, non solo nell'Amazzonia ma anche nel bacino del fiume Congo e in tutto il mondo" ha sottolineato il religioso. Convinto che i cortei di oggi degli studenti da Sydney a New York, organizzati in vista del Summit sul clima di lunedi' all'Onu, "non sono tanto una forma di protesta quanto piuttosto una presa in carico e una condivisione di preoccupazione".
'Amazzonia: casa comune' sara' animata, con oltre 130 appuntamenti, da ong, attivisti, religiosi e voci della societa' civile. Gli appuntamenti si terranno in parallelo al Sinodo convocato da Papa Francesco, al via in Vaticano il 6 ottobre.
(Red/ Dire)