Roma, 31 ott. - La Camera dei rappresentanti americana ha approvato una risoluzione con cui riconoscere il genocidio degli armeni da parte della Turchia.
Il via libera al testo e' stato accolto da un applauso dell'Assemblea.
Tra il 1915 e il 1916, prima della dissoluzione dell'Impero Ottomano, si stima che furono deportati e uccisi dalle armate del sultano oltre un milione di esponenti della comunita' armena. I discendenti delle vittime e i loro rappresentanti chiedono da tempo che Ankara ammetta le sue responsabilita' in quella vicenda e incoraggiano il resto del mondo a riconoscere ufficialmente e a impiegare il termine "genocidio".
La Turchia pero' si e' sempre rifiutata, contestando le eventuali adesioni di quei governi che hanno accolto la richiesta degli armeni.
La decisione dei deputati americani giunge a tre settimane dal lancio di una offensiva turca nel nord-est della Siria, nell'ambito della politica di Ankara di contrastare le iniziative autonomiste della comunita' curda, divisa oltre che tra Turchia e Siria anche tra Iraq e Iran.
Per alcuni deputati americani, le violenze contro i curdi sono analoghe a quelle subite dagli armeni: "Quando vediamo le immagini di famiglie terrorizzate nel nord della Siria, non possiamo affermare che i crimini di un secolo fa appartengano al passato. Non dimenticheremo e non staremo zitti" il commento di Adam Schiff, deputato democratico relatore del testo.
Il recente attacco della Turchia nella Siria nord-orientale e' sopraggiunto all'indomani del ritiro delle truppe americane, una decisione che ha suscitato tra i democratici americani molte proteste.
(Red/ Dire)