Roma, 24 ott. - "Non bisogna guardare solo al passato, al dramma dei viaggi, sottovalutando il presente e il futuro": cosi' oggi Carlotta Sami, portavoce dell'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati (Unhcr).
Secondo Sami, "si guarda spesso solo al passato, al dramma, e poco invece alla costruzione di un futuro di autonomia e sicurezza in questo Paese".
La portavoce e' intervenuta all'incontro 'Rifugiati nella rete. Servizi sfide e opportunita', in corso nella sede dell'agenzia Dire.
"I giornalisti sono sempre interessati al passato dei migranti: al viaggio terribile, alla sofferenza... - ha detto Sami - ma si tende a non riconoscere la parte della loro esperienza che guarda al presente e al futuro, che e' volta a risolvere le difficolta' presenti e concrete, a costruirsi un futuro di autonomia e sicurezza in questo Paese".
Secondo la portavoce di Unhcr, "abbiamo puntato tanto sulla comunicazione, l'utilizzo dei social, la relazione con i giornalisti, sperando che oltre ad avere giornalisti che ci chiedono delle 'storie', possano essere i rifugiati stessi a raccontare di se', non solo per quanto riguarda il passato.
Ancora Sami: "Se credo che bisogna raccontare storie positive su migranti, rifugiati e richiedenti asilo? Non per forza, anzi: si racconta continuamente delle storie di difficolta' che hanno gli italiani, credo si possano mostrare anche quelle dei migranti.
L'importante e' non massificarle, perche' anche tra i rifugiati ognuno e' una persona diversa, ha un'idea di se' diversa. Se dovessi dare un consiglio ai giornalisti, e' quello di andare a parlare con i tanti migranti, richiedenti asilo e rifugiati che si trovano in Italia, e farlo spogliandosi da ogni tipo di idee preconcette e stereotipi".
(Red/ Dire)