Roma, 24 ott. - Sono 1.894 le persone arrestate in Cile dall'entrata in vigore dello stato di emergenza, nel quadro dell'ondata di manifestazioni contro il governo. È quanto emerge dall'ultimo report dell'Istituto nazionale dei diritti umani del Cile (Indh), pubblicato alle 22, ora cilena.
Nel Paese sarebbero almeno cinque le morti per mano di agenti dello stato negli ultimi giorni. Di queste persone, l'Istituto diffonde i nomi in una nota. A stroncare la vita di Alex Núñez sarebbero stati i colpi al craino e al torace, inferti dai carabinieri a Maipu', mentre i militari avrebbero ucciso a colpi di arma da fuoco Romario Veloz, a La Serena, Kevin Gómez, a Coquimbo, e Jose' Miguel Uribe Antipßn, a Curico'.
A Telcahuano Manuel Rebolledo Navarrete avrebbe perso la vita dopo essere stato investito da un veicolo militare. Solo a Santiago sarebbero state arrestate piu' di 850 persone, tra cui 66 tra bambini e adolescenti e 164 donne. Tre sono sono state le denunce nei confronti delle forze armate per violenza sessuale: questa settimana l'Istituto ha denunciato che nove donne sono state costrette, tra vari abusi, a denudarsi.
(Red/ Dire)