Roma, 24 ott. - Evo Morales si e' confermato presidente della Bolivia per la quarta volta col 46,87% dei voti, senza bisogno di un ballottaggio, che pure sembrava probabile sulla base dei primi risultati del voto di domenica. A comunicarlo il Tribunale supremo elettorale, che a La Paz ha diffuso i dati con piu' del 95% delle schede scrutinato.
Il principale sfidante del presidente, Carlos Mesa, si e' fermato al 36,74%. Il distacco di dieci punti percentuali consente a Morales, a capo del Movimiento al Socialismo (Mas), di essere eletto presidente gia' al primo turno, stando alle regole del sistema elettorale bolivano.
La pubblicazione dei dati ha scatenato polemiche e disordini nel Paese. Mesa, leader della coalizione di Comunidad Ciudadana (Cc), non ha accettato il risultato e ha parlato di "frode".
Il candidato di Cc, che e' gia' stato presidente della Bolivia tra il 2003 e il 2005, ha invitato l'Unione Europea e l'Organizzazione degli Stati americani (osa) a intervenire.
Quest'ultima gia' ieri aveva espresso perplessita' sull'andamento delle elezioni.
Scontri e disordini si sono verificati nelle principali citta' del Paese. Due uffici elettorali sono stati dati alle fiamme a Potosi' e a Sucre. Gruppi di sostenitori dei due candidati principali si sono affrontati nelle strade di La Paz.
Dopo la diffusione dei risultati, Morales ha parlato alla platea di militanti del Mas. Il presidente ha invitato alla calma e ad aspettare "fino allo scrutinio dell'ultima scheda", per celebrare la continuazione del "processo di cambiamento" nel Paese.
(Red/ Dire)