Roma, 17 ott. - Diecimila persone hanno firmato il manifesto dei "fuorilegge" per la depenalizzazione dell'adulterio e dell'aborto in Marocco. L'iniziativa e' nata tre settimane fa, dopo lo scoppio del caso della giornalista Hajar Raissouni, condannata a un anno di prigione per "aborto illegale e relazioni sessuali fuori dal matrimonio".
"Violiamo leggi ingiuste, obsolete, che non hanno piu' ragione di esistere. Abbiamo avuto relazioni sessuali fuori dal matrimonio. Abbiamo subito, praticato o siamo state complici di un aborto" si legge nel testo dell'appello redatto dalla scrittrice Leila Slimani insieme alla regista Sonia Terrab: "Queste leggi liberticide e inapplicabili sono diventate strumenti di vendetta politica o personale".
Ieri, le "fuorilegge" hanno inviato due lettere: la prima, al procuratore del Re, invita a "sospendere immediatamente l'applicazione di queste leggi liberticide e arbitrarie"; la seconda, ai media, invita i giornalisti a dedicare piu' spazio a un dibattito equilibrato e plurale sulle liberta' individuali.
Il movimento "fuorilegge" punta a raccogliere 25mila firme, necessarie per depositare una mozione al parlamento: "All'inizio eravamo 490, oggi siamo diecimila" si legge nel nuovo Manifesto dei 10mila pubblicato ieri. "Il nostro collettivo sta diventando un movimento. Un movimento di cittadinanza, giovane, guidato da voci maschili e femminili che parlano del Marocco di domani".
(Red/ Dire)