Milano, 28 nov. - "L'Aics cerca di premiare le imprese che vogliono creare start up in Africa". Davanti a un pubblico di oltre 400 persone, tra imprenditori, ministri, diplomatici e rappresentanti istituzionali, italiani e africani, lo afferma Leonardo Carmenati, vice-direttore dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics), oggi nel suo intervento alla terza edizione di Italia Africa Business Week-Iabw 2019, il piu' importante business forum italo-africano, che quest'anno sbarca per la prima volta a Milano.
In media partnership con l'agenzia di stampa Dire, l'iniziativa si svolge oggi e domani al MiCo (Milano Convention Centre), all'insegna del motto 'Dal Made in Italy al Made with Italy'. Obiettivo: creare opportunita' commerciali tra le due sponde del Mediterraneo.
In riferimento ai bandi che l'Aics offre alle piccole e medie imprese italiane, il cui modello e' particolarmente adatto al contesto africano, Carmenati sottolinea che l'Agenzia, "nata come spin off del ministero degli Affari esteri con la riforma della cooperazione introdotta dalla legge n. 124 del 2014", ha "un budget di 600 milioni di euro, con un braccio operativo quale la Cassa depositi e prestiti, oltre a 140 milioni provenienti dall'Ue". Un'istituzione che quindi intende puntare concretamente al supporto di quell'imprenditoria italiana che "dovrebbe cogliere le opportunita' che ci sono oggi in Africa", dice ancora Carmenati, ricordando che la legge n. 124 del 2014 ha introdotto "nuovi strumenti e attori nella cooperazione, tra cui le imprese".
Citando la crescita media dell'Africa oggi del 4%, una popolazione giovane e in forte espansione demografica, il vice-direttore dell'Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo evidenzia che la sfida e' anche "creare lavoro" in un continente che rappresenta "una priorita' del governo italiano", come dimostra il fatto che "tra i 20 Paesi prioritari nel mondo per l'Italia, l'80% sono in Africa".
Una promozione allo sviluppo che passa quindi, grazie ai nuovi mezzi legislativi, anche tramite opportunita' commerciali reciproche tra Italia e Africa e, sottolinea Carmenati, "il prezioso ruolo delle diaspore, le comunita' straniere che accompagnano la cooperazione italiana e ci insegnano come creare ponti con i loro Paesi".
(Red/ Dire)