Roma, 21 nov. - I calciatori della nazionale cilena non hanno giocato la partita di martedi' 19 novembre contro il Peru' in segno di solidarieta' con i manifestanti del loro Paese, scesi in piazza per protestare contro l'aumento del biglietto della metro a Santiago e disuguaglianze crescenti.
"Siamo calciatori, ma prima di tutto persone. Rappresentiamo tutto il Cile e sappiamo che adesso il Paese ha altre priorita' che la partita di martedi'" ha scritto il capitano Gary Medel sui suoi profili social. "C'e' una partita piu' importante" ha aggiunto il giocatore, attualmente in forza al Bologna: "Quella dell'uguaglianza, quella di cambiare affinche' tutti i cileni vivano in un Paese piu' giusto. Appoggiamo le manifestazione, ma senza violenze e feriti".
La decisione dei giocatori della "Roja", cosi' e' soprannominata la selezione in Cile, ha generato sorpresa in Peru'. "Ancora non sappiamo cosa faremo, abbiamo venduto molti biglietti, il Cile dovra' pagare una multa?" si e' chiesto il portavoce della nazionale peruviana, Elkin Sotelo.
Non sono mancate le voci critiche tra i calciatori. Johnny Herrera, capitano del club dell'Universidad de Chile, ha detto ad una radio locale che avrebbe preferito partire e giocare. "Ci sono - ha detto Herrera - altri modi per esprimersi".
(Red/ Dire)