Roma, 14 nov. - In Malawi i bracconieri sono una piaga per gli animali che popolano i parchi nazionali e una sfida a cui le autorita' hanno risposto dispiegando guardiaparchi nelle varie riserve nazionali. La professione e' rischiosa, ma interessa anche le donne, anche se il rapporto coi colleghi uomini resta ancora di uno a dieci. Su 478 ranger, solo l'11 per cento sono donne, riferiscono fonti di stampa concordanti.
Il governo di Lilongwe pero' intende risolvere il gap di genere, come ha assicurato Bright Kumchedwa, direttore del dipartimento per le Riserve naturali e la fauna: "In accordo con la nostra politica sulla parita' di generen - ha detto il dirigente - intendiamo raggiungere lo stesso numero di ranger uomini e donne".
Il lavoro delle guardie forestali tuttavia non e' semplice: il personale e' dotato di fucili d'assalto M-16, perche' i bracconieri sembrano disposti a tutto pur di ottenere le loro prede: solo nella riserva di Kasungu, la seconda per estensione, la popolazione di elefanti e' scesa dai circa mille negli anni '90 a una cinquantina di esemplari nel 2015. Oggi se ne contano 120.
Gli scontri a fuoco con i cacciatori di frodo sono frequenti e l'attrezzatura che ogni guardiaparco deve trasportare pesa intorno ai 15 chilogrammi. Le ronde si effettuano di giorno ma soprattutto di notte, perche' spesso i bracconieri sfruttano il buio per le loro battute di caccia. Ma questo non scoraggia le 82 ranger che conta in totale il Malawi. "Solo le piu' forti sopravvivono" ha detto ad 'Al Jazeera' Trace Banda, 35 anni. Dopo la laurea in ingegneria e le difficolta' a trovare un lavoro, nel 2005 ha deciso di arruolarsi. "Non avrei mai immaginato - ha detto - di fare questo mestiere".
Una sua collega, Catherine Sibale, di 22 anni, ha denunciato la carenza di figure femminile anche alla direzione del parco di Kasungu: "Sono tutti uomini - ha detto - ed e' difficile far comprendere le nostre esigenze".
In Malawi i bracconieri sono una piaga per gli animali che popolano i parchi nazionali e una sfida a cui le autorita' hanno risposto dispiegando guardiaparchi nelle varie riserve nazionali. La professione e' rischiosa, ma interessa anche le donne, anche se il rapporto coi colleghi uomini resta ancora di uno a dieci. Su 478 ranger, solo l'11 per cento sono donne, riferiscono fonti di stampa concordanti.
Il governo di Lilongwe pero' intende risolvere il gap di genere, come ha assicurato Bright Kumchedwa, direttore del dipartimento per le Riserve naturali e la fauna: "In accordo con la nostra politica sulla parita' di generen - ha detto il dirigente - intendiamo raggiungere lo stesso numero di ranger uomini e donne".
Il lavoro delle guardie forestali tuttavia non e' semplice: il personale e' dotato di fucili d'assalto M-16, perche' i bracconieri sembrano disposti a tutto pur di ottenere le loro prede: solo nella riserva di Kasungu, la seconda per estensione, la popolazione di elefanti e' scesa dai circa mille negli anni '90 a una cinquantina di esemplari nel 2015. Oggi se ne contano 120.
Gli scontri a fuoco con i cacciatori di frodo sono frequenti e l'attrezzatura che ogni guardiaparco deve trasportare pesa intorno ai 15 chilogrammi. Le ronde si effettuano di giorno ma soprattutto di notte, perche' spesso i bracconieri sfruttano il buio per le loro battute di caccia. Ma questo non scoraggia le 82 ranger che conta in totale il Malawi. "Solo le piu' forti sopravvivono" ha detto ad 'Al Jazeera' Trace Banda, 35 anni. Dopo la laurea in ingegneria e le difficolta' a trovare un lavoro, nel 2005 ha deciso di arruolarsi. "Non avrei mai immaginato - ha detto - di fare questo mestiere".
Una sua collega, Catherine Sibale, di 22 anni, ha denunciato la carenza di figure femminile anche alla direzione del parco di Kasungu: "Sono tutti uomini - ha detto - ed e' difficile far comprendere le nostre esigenze".
(Red/ Dire)