Roma, 7 nov. - La repressione da parte della gendarmeria di un gruppo di giudici che manifestavano nel tribunale di Orano, in Algeria, sta suscitando un vivo dibattito nel Paese nordafricano.
I fatti risalgono a ieri, quando le forze dell'ordine hanno allontanato con la forza i magistrati che stavano bloccando la corte, dove erano attese le nomine di nuovi giudici. Video e foto dell'operazione hanno fatto il giro del web: una repressione "scandalosa" l'ha definita oggi Issaad Mabrouk, presidente del Sindacato nazionale dei magistrati (Snm).
Le proteste dei giudici, che continuano oggi, contestano una decisione del 24 ottobre, con cui il ministro della Giustizia Belkacem Zeghmati ha annunciato la rimozione di 3mila magistrati dai loro posti attuali.
La mossa era stata presentata come una risposta alle istanze anti-corruzione del movimento popolare Hirak, che, riferisce l'emittente 'Radio France Internationale' sul suo sito, aveva accolto la decisione con favore. Dopo aver ottenuto di non far candidare l'ex presidente Abdelaziz Bouteflika per il quinto mandato, il movimento continua a protestare chiedendo un cambiamento radicale di tutto il sistema di potere e contestando le elezioni previste il 12 dicembre, prima delle quali considera necessario un periodo di transizione.
(Red/ Dire)