Roma, 7 nov. - Nuovi sfollati e difficolta' ancora maggiori nel soccorso alle persone ostaggio del conflitto: sono queste, secondo Peter Maurer, presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr), le conseguenze dell'offensiva militare avviata a ottobre dalla Turchia nel nord-est della Siria.
"Non conosco una regione di questo Paese dove non ci siano problemi umanitari enormi" la premessa del dirigente, intervistato dalla Dire a margine dell'inaugurazione di una mostra fotografica per il 70° anniversario delle Convenzioni di Ginevra.
Secondo Maurer, d'altra parte, "nel nord-est della Siria in conseguenza delle attivita' militari nelle ultime due settimane abbiamo assistito a ulteriori sfollamenti della popolazione ai quali stiamo cercando di rispondere insieme con la Mezzaluna Rossa e altri partner".
Rispetto ai pattugliamenti congiunti avviati da Turchia e Russia a garanzia del ritiro delle Unita' di protezione del popolo (Ypg) e di altre milizie curde, Maurer sottolinea le "difficolta'" a dare un giudizio. "La tregua resta instabile" dice il presidente del Comitato internazionale della Croce Rossa: "Negli ultimi due giorni le operazioni militari si sono ridotte per intensita' ma l'accesso alle persone e la fornitura di assistenza umanitaria restano complessi".
(Red/ Dire)