Roma, 21 mar. - "Femminilita', umanita' e rispetto dei sogni di ogni persona": sono questi, spiega Marie Therese Mukamitsindo all'agenzia 'Dire', gli ingredienti della "cooperativa sociale" Karibu che le sono valsi il Moneygram Award 2018, il premio come imprenditore dell'anno di origini straniere in Italia.
Nell'intervista, realizzata in occasione di un convegno a Roma sul ruolo delle diaspore "med-africane", Mukamitsindo ricostruisce le tappe che in provincia di Latina, a Sezze, l'hanno portata nel 2001 a realizzare un progetto che oggi fattura dieci milioni di euro e da' lavoro a oltre cento persone tra assistenti sociali, psicologi e mediatori culturali.
Secondo la fondatrice di Karibu, che aveva lasciato il suo Ruanda dopo i massacri del 1994, l'impegno e' quello dell'accoglienza di migranti e rifugiati attraverso il sistema di protezione Sprar e progetti per la formazione dei giovani.
"L'idea della cooperativa era nata dal fatto che arrivando qua negli anni Novanta non si trovava nessun centro d'accoglienza" racconta Mukamitsindo. "Un approccio fondato su femminilita', umanita' e rispetto dei sogni di ogni persona mi ha spinto a immaginare di accogliere le donne con tutte le loro difficolta', insieme con i loro figli, con i traumi che avevano subito a casa, quando erano state costrette a scappare, in strada o quando erano arrivate in Italia".
Karibu e' una parola che in lingua swahili vuol dire "benvenuto". La cooperativa opera nel settore dell'accoglienza, dell'integrazione dell'assistenza, con interventi anche in materia di rimpatrio volontario, di donne richiedenti asilo, rifugiate e beneficiarie di protezione umanitaria sussidiaria nonche' di minori stranieri non accompagnati.
(Red/ Dire)