Roma, 21 mar. - "Scoperchiato e allagato" l'unico blocco operatorio della regione, divelti i tetti di gran parte delle scuole dove studiavano oltre 9mila alunni: e' il quadro tracciato dal vescovo di Beira, monsignor Claudio Dalla Zuanna, dopo il passaggio del ciclone Idai nel nord del Mozambico.
Delle conseguenze di piogge e alluvioni, Dalla Zuanna ha scritto in questi giorni: "Questo messaggio parte grazie a un'antenna telefonica ristabilita nell'area dell'aeroporto, rimasto chiuso per tre giorni".
Dalla testimonianza emerge un quadro di devastazione e isolamento. "L'unico blocco operatorio di tutta la regione, quello dell'ospedale centrale, e' stato scoperchiato e allagato, reso quindi inservibile" scrive il vescovo. "Le scuole sono state chiuse a tempo indeterminato; le aule hanno i tetti di lamiera e praticamente tutti sono stati divelti".
L'emergenza riguarda anche l'approvvigionamento di alimenti. Secondo monsignor Dalla Zuanna, "il cibo per molte famiglie e' gia' un'emergenza, ma anche in citta' le scorte sono limitate perche' molti magazzini e negozi sono stati scoperchiati e le derrate alimentari perdute".
Il vescovo sottolinea che "delle 25 parrocchie dell'area, praticamente tutte hanno avuto danni piu' o meno gravi, e tre chiese sono state letteralmente rase al suolo".
In questo contesto, secondo monsignor Dalla Zuanna, colpisce l'umanita': "Impressiona che con questo scenario, quando si chiede a qualcuno come stia, generalmente risponde con un sorriso: 'bene'. In periferia, dove le casette sono molto precarie, tutte le lamiere volate dai tetti sono state raccolte e ognuno ha cercato di fare per la sua famiglia un piccolo rifugio, magari appoggiando un paio di lamiere alle uniche due pareti rimaste di quella che chiamava casa".
Secondo il presidente del Mozambico, Filipe Nyusi, in conseguenza del passaggio del ciclone le vittime potrebbero essere piu' di mille.
(Red/ Dire)