Roma, 30 mag. - Wikipedia ha presentato ricorso contro la Turchia presso la Corte europea dei diritti umani, a due anni dal blocco delle pagine dell'enciclopedia online imposto dalle autorita' di Ankara.
L'oscuramento del sito va avanti ormai dall'aprile 2017.
All'origine della decisione, secondo responsabili del governo turco, ci sarebbe la mancata rimozione di contenuti di autori "che sostengono il terrorismo".
Il blocco era stato posto dopo la pubblicazione di alcuni testi sulla guerra in Siria e su atti di terrorismo "di Stato".
Secondo i responsabili di Wikimedia, la fondazione che cura l'enciclopedia, aperta al contributo di autori e redattori volontari, il ricorso e' stato annunciato dopo "il fallimento di tentativi ripetuti di ottenere la revoca del blocco attraverso azioni legali nei tribunali della Turchia, incontri con le autorita' locali e campagne per richiamare l'attenzione sul blocco e il suo impatto sulla Turchia e il resto del mondo".
In passato il governo di Ankara aveva imposto stop sia a Twitter che a Facebook, in particolare dopo attentati o manifestazioni di protesta. Finora, sulla pagina turca di Wikipedia sono stati pubblicati circa 300mila articoli. Secondo i responsabili della fondazione, la cancellazione dei contenuti contestati da Ankara sarebbe incompatibile con i principi di apertura e democrazia che caratterizzerebbero l'enciclopedia.
(Red/ Dire)