Roma, 30 mag. - Realizzare 'Pace, giustizia e istituzioni solide', ossia il 16esimo punto dell'Agenda di sviluppo delle Nazioni Unite, "e' la stada per non lasciare nessuno indietro, per dare a tutti le stesse opportunita' di sviluppo". Lo ha detto Emanuela Claudia Del Re, viceministro agli Affari esteri e alla cooperazione internazionale, aprendo oggi in Farnesina la tre giorni di incontri dal titolo 'Peaceful, Just and inclusive Societies: Sdg16 Implementation and the Path Towards Leaving No One Behind'.
La conferenza Onu di Roma prevede la partecipazione di circa 250 delegati di Paesi Membri, organizzazioni internazionali e societa' civile. Inoltre rappresenta un foro di dibattito in vista della revisione globale dell'Sdg 16, che si terra' in occasione del Foro politico di alto livello delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile, il prossimo luglio a New York. Le conclusioni raggiunte nel corso delle diverse sessioni costituiranno infatti un un rapporto che fungera' da input formale al Foro.
L'Agenda 2030 e' un piano d'azione in 17 punti, volto a promuovere a livello globale giustizia e prosperita'. Il 16esimo punta in particolare a "promuovere societa' pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile, garantire l'accesso alla giustizia e creare istituzioni efficaci, responsabili e inclusive". Questo per Del Re, e' cruciale per creare "societa' giuste", alla luce delle guerre, dell'instabilita' e delle crisi che ancora colpiscono tanti Paesi. Tuttavia, avverte il viceministro, "concentrarci su pace e sicurezza non basta".
Del Re ricorda l'importanza di coinvolgere le donne nei processi decisionali, tanto nei governi quanto a livello locale. "Per molte societa' l'uguaglianza di genere e' un concetto ancora difficile - osserva il viceministro - ma anche laddove le donne fanno parte della politica, restano nell'ombra. Tanto che per scherzare, a volte i 'panel' sono chiamati 'manel', dato che a intervenire sono solo uomini".
La violenza contro le donne, constata Del Re, "sta aumentando, anche nei cosiddetti Paesi sviluppati". D'altronde la mancata implementazione di queste premesse getta le basi non solo per i conflitti e violenze, ma anche per "mancanza di accesso alla giustizia, mancanza di mobilita', sottosviluppo e fame" nonche' "danni all'ambiente".
Il viceministro ha chiesto "sforzi coordinati per cogliere questa importante opportunita' di rafforzare le istituzioni e la pace a livello globale", a partire dalla condivisione delle esperienze e la collaborazione tra stakeholder: pubblici, privati, societa' civile. "Dobbiamo - ha detto Del Re - creare un ambiente piu' giusto per le future generazioni".
Secondo il sottosegretario generale per gli Affari economici e sociali dell'Onu, Liu Zhenmin, "molto ancora va fatto per sostenere lo sviluppo dei 17 punti dell'Agenda, non solo del 16esimo: siamo ben lontani dall'aver relizzato le aspirazioni degli ultimi". Anche Liu, come Del Re, invita ad "accelerare l'implementazione degli Obiettivi del millennio". A Roma il sottosegretario ha chiuso con un appello: "Siete tutti invati a contribuire in vista dell'appuntamento di luglio".
(Red/ Dire)