Roma, 23 mag. - E' scontro tra il governo del Ciad e i produttori di cotone: uno dei principali settori del Paese e' in crisi, con la produzione in caduta libera ormai da anni, e il 60 per cento delle azioni di Coton Tchad, l'azienda nazionale, in mano a una multinazionale di Singapore. Sebbene lo Stato in un primo momento abbia assicurato interventi per rilanciare la filiera, ora e' tornato sui suoi passi, sospendendo la distribuzione delle sementi.
"La gente continua a chiedersi il motivo, e' un duro colpo" ha detto Mbontar Ndoukoyel, presidente del Collettivo dei coltivatori di cotone, citato dalla stampa locale e internazionale. "Gli agricoltori non sanno che cosa devono fare" ha denunciato ancora Ndoukoyel. "Se in Ciad vogliono che il cotone non sia piu' prodotto va bene, ma almeno sia detto chiaramente".
Il problema, ha fatto sapere il governo, e' che le sementi devono prima testare le sementi importate. "Stiamo preservando gli interessi del settore - ha detto il ministro dell'Agricoltura Lydie Beassemda - anche a costo di far partire le coltivazioni con qualche settimana di ritardo".
Lo scorso anno la produzione di cotone grezzo e' scesa di 25mila tonnellate, toccando il livello piu' basso mai registrato negli ultimi 75 anni. All'origine della crisi il crollo del prezzo del petrolio, che riducendo le entrate finanziarie dello Stato ha reso quasi impossibile l'acquisto di sementi e pesticidi per la Coton Tchad. Di conseguenza, anche per via di una forte concorrenza, e' calato anche il prezzo delle ridotte quantita' di cotone prodotte.
Un anno e mezzo fa N'Djamena ha concesso alla multinazionale di Singapore Olam - gia' presente in Costa d'Avorio, Uganda, Mozambico, Tanzania e Zambia - di rilevare oltre la meta' delle azioni dell'azienda di Stato, con la promessa di investire in nuovi stabilimenti per la lavorazione del cotone e di garantire maggiori guadagni ai coltivatori.
Questo mese Olam ha quindi proceduto all'acquisto delle sementi dal Camerun, che presentano somiglianze con quelle piantate in Ciad. Il ministro dell'Agricoltura ha pero' deciso di sospendere la distribuzione dei semi, sostenendo che prima era necessario sottoporre i semi ai test preventivi.
(Red/ Dire)