Roma, 16 mag. - Tra il 2017 e il 2019 almeno 450 studenti universitari sono stati detenuti arbitrariamente in America Latina. I dati sono stati diffusi dall'organizzazione Aula Abierta Latinoamerica, che ha partecipato all'udienza regionale sui diritti umani promossa la scorsa settimana dalla Commissione interamericana per i diritti umani (Cidh) a Kingston, in Giamaica.
Durante le numerose udienze sono state dibattute varie tematiche, come le uccisioni dei leader sociali in Colombia, l'educazione inclusiva dei disabili e i diritti dei malati di aids, non rispettati in Repubblica Dominicana.
David Gomez Gamboa, venezuelano, direttore di Aula Abierta, nel corso della sua audizione ha parlato di situazione allarmante per quanto riguarda le violazioni del diritto degli universitari ad associarsi. In particolare, come riferisce un comunicato pervenuto al 'Sir', preoccupa la situazione in Venezuela, Nicaragua, Bolivia e Colombia.
Oltre ai 450 detenuti, nel triennio si registrano cento espulsioni, piu' di 30 uccisioni, e altre situazioni di tortura e intimidazione. Anche dirigenti e docenti universitari sono a volte oggetto di minacce o persecuzioni, per promuovere il dibattito libero tra gli studenti.
E' stato, in particolare, citato il caso di un docente venezuelano, Leonardo Zerpa, sospeso dall'insegnamento per aver partecipato alle proteste contro Maduro. Ha concluso Gamboa: "Dal 2010 in Venezuela il potere giudiziario ha proibito la realizzazione delle elezioni studentesche e per il rettorato, impedendo cosi' il rinnovo delle cariche nelle universita' pubbliche".
(Red/ Dire)