Roma, 9 mag. - L'Europa si schieri al fianco dell'umanita' ferita, con le vittime di un sistema economico-finanziario che uccide creature e Creato, e riconosca il contributo, con tutta la sua diversita' e ricchezza, della comunita' degli immigrati: cosi' la Conferenza degli istituti missionari italiani (Cimi), in vista delle elezioni per il parlamento Ue di fine mese.
"In occasione delle elezioni del 26 maggio - si legge in una lettera aperta - noi missionari cattolici di diverse famiglie e provenienze che siamo presenti nel Sud e nel Nord del mondo vogliamo condividere il nostro sogno e le nostre preoccupazioni sull'Europa, a fianco delle vittime dell'umanita' ferita a causa dell'attuale sistema economico-finanziario che uccide creature e Creato".
I missionari continuano: "Auspichiamo innanzitutto che l'Europa riconosca il contributo della comunita' degli immigrati sul piano economico, sociale, culturale e religioso. Gli immigrati sono portatori di diversita' che non e' una minaccia all'unita' ma un arricchimento per la societa' e una opportunita' di crescita per tutti sulla base dei valori condivisi nel rispetto dei diritti umani, delle regole democratiche, nello spirito di fratellanza e solidarieta'".
Secondo la Cimi, "l'immigrazione di giovani uomini e donne, sebbene costituisca un impoverimento per i loro paesi di origine, e' per noi una risorsa necessaria per rinnovare il continente europeo in fase di decrescita demografica con tassi di natalita' sempre piu' bassi e con un aumento della popolazione anziana".
Nella lettera si esprime preoccupazione "per la deriva sovranista che si sta diffondendo un po' ovunque in Europa". "Nella sua retorica populista - denunciano i missionari - guarda agli immigrati soltanto come un pericolo per la sicurezza e una minaccia ai privilegi acquisiti, alimentando sentimenti xenofobi e di ostilita' verso gli stranieri, soprattutto quelli di origine africana".
Al centro del messaggio il nodo delle migrazioni. "Siamo - sottolineano i missionari - altresi' preoccupati per l'assenza di empatia e l'indifferenza che percepiamo in Europa, anche tra non pochi cristiani, verso le sofferenze e le situazioni di gravi difficolta' in cui vivono molti fratelli e sorelle in tanti paesi del sud del mondo. Riteniamo percio' inaccettabile la politica dei porti chiusi adottata dal governo italiano che impedisce a profughi in fuga da guerre, fame e persecuzioni e a migranti in cerca di opportunita' di lavoro di trovare rifugio nel nostro paese. Siamo preoccupati ancora di piu' per la sorte di decine di migliaia di immigrati rinchiusi nei famigerati centri di raccolta in Libia dove le loro condizioni di vita sono ulteriormente peggiorate a seguito della guerra civile scoppiata recentemente.
L'Italia e l'Unione europea si mobilitino per realizzare corridori umanitari che garantiscano il loro trasferimento in paesi dove ci sia pace e condizioni di vita migliore. Riteniamo iniquo, immorale e contrario alle convenzioni internazionali l'ostruzionismo applicato dal governo italiano nei confronti di organizzazioni non governative che con le loro navi cercano di prestare soccorso in mare ai naufraghi. A causa di questo boicottaggio tanti nostri fratelli e sorelle profughi sono morti annegati e continueranno a morire per omissione di soccorso. La guardia costiera libica, sostenuta dal governo italiano, spesso non interviene per salvare in mare quanti sono in pericolo e, quando interviene, riportano indietro i profughi nei lager libici dove uomini, donne e bambini sono sottoposti a torture, violenze e privazioni di ogni tipo".
La parte conclusiva del messaggio e' dedicata ai temi dell'ambiente e del cambiamento climatico. "L'Europa che si appresta a votare il nuovo parlamento affronti con urgenza e lungimiranza l'emergenza clima e la gravissima crisi socio-ambientale a livello planetario" sottolineano i missionari.
"È necessaria e urgente una conversione ecologica. Lo dobbiamo alle giovani generazioni e a quelle future che rischiano di trovare un pianeta devastato perche' noi, generazione adulta, non lo abbiamo saputo custodire. Il pianeta si va surriscaldando sempre di piu' ed e' imperativo che l'Europa difenda il trattato Cop 21 di Parigi nel 2015 per contenere le emissioni dei gas serra e l'incremento della temperatura, e si impegni sempre piu' a fondo nella riduzione dei rifiuti e dell'inquinamento.
Secondo i religiosi, "la conversione ecologica e' dovuta anche ai Paesi piu' poveri del mondo che, sebbene contribuiscano in maniera minima al surriscaldamento del pianeta, pagano il prezzo piu' alto dei cambiamenti climatici". "Le popolazioni di questi Paesi - si legge nella lettera - si trovano piu' sprovviste di mezzi e competenze nell'affrontare i danni di prolungati periodi di siccita' e devastanti alluvioni e cicloni.
Infine un appello: "Il nuovo parlamento europeo che uscira' dalle prossime elezioni si impegni con determinazione nel perseguire la transizione dalla produzione energetica basata sulla combustione di fossili alla produzione di energie pulite e rinnovabili. L'Europa che ha fatto alcuni passi significativi per la riduzione di emissioni di gas a effetto serra metta in atto politiche che premiano esempi virtuosi che utilizzano energia pulita e sanzionino pratiche che continuano a inquinare e accrescono il tasso di emissioni nocive nell'atmosfera".
Della Cimi fanno parte i seguenti istituti, maschili e femminili: Missionari della Consolata, Missionari comboniani, Societa' missioni africane (Sma), Missionari del Pime, Missionari verbiti, Missionari d'Africa, Missionari saveriani, Comunita' missionaria Villaregia, Nostra Signora degli Apostoli, Missionarie dell'Immacolata (Pime), Missionarie francescane di Maria, Missionarie di Maria saveriane, Missionarie comboniane, Missionarie della Consolata.
(Red/ Dire)