Roma, 25 lug. - Le statuette bronzee del Benin in Italia. Nell'anno dedicato a Raffaello. Per celebrare insieme il rinascimento italiano e quello africano, mortificato dai crimini e dai furti del colonialismo.
La proposta ha segnato la seduta inaugurale di un organismo interparlamentare che promette di rafforzare legami e conoscenza reciproca. Ad avanzarla Vittorio Sgarbi, esponente del Comitato Raffaello 2020, che fissa la data alla vigilia delle restituzioni francesi al Benin, in programma nel 2021 stando al presidente Emmanuel Macron.
"Cio' che fa dialogare di piu' e' l'arte" sottolinea il deputato in un'intervista con l'agenzia Dire, rilasciata al Senato, a margine della seduta inaugurale della Sezione bilaterale di amicizia tra Italia e Africa occidentale. "Sarebbe importante che alle Scuderie del Quirinale ci potesse essere un controcanto, con il rinascimento africano che si rappresenta nell'arte del Benin".
Le statuette, testimonianza dell'antico Regno di Dahomey, trafugate nel 1892 dal Palazzo reale di Abomey, non si trovano piu' in Africa ma appunto a Parigi. "E l'Italia - sottolinea Sgarbi - dando un segnale rispetto alle mortificazioni del colonialismo e alle pretese di egemonia culturale europea puo' proporsi come ponte attraverso il Mediterraneo".
(Red/ Dire)