Bruxelles, 27 giu. - "Le domande di asilo nell'Unione europea sono diminuite per il terzo anno consecutivo nel 2018, tornando ai livelli pre-crisi". Le domande sono invece aumentate nei primi cinque mesi del 2019, "ma e' troppo presto per attestare una variazione di tendenza". Lo attesta l'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo Easo, con sede alla Valletta, nella relazione annuale 2018 pubblicata oggi.
Nel 2018 sono giunte 664.480 richieste di protezione internazionale, il 10 per cento in meno dell'anno precedente; si conferma pero' "una forte variazione tra gli Stati membri e tra le singole cittadinanze" richiedenti.
"Il tasso di riconoscimento in primo grado delle domande e' stato del 39 per cento, con una diminuzione di 7 punti percentuali rispetto all'anno precedente".
Siria, col 13 per cento, e Afghanistan e Iraq col 7 per cento sono i tre principali Paesi di origine dei richiedenti asilo.
I primi 10 Stati di origine includono anche Pakistan, Nigeria, Iran, Turchia (4 per cento ciascuno), Venezuela, Albania e Georgia (3 per cento ciascuno).
"Nel 2018, quasi un quinto di tutte le domande sono state presentate da cittadini di Paesi esenti dall'obbligo del visto per entrare nello spazio Schengen, compresi venezuelani, colombiani, albanesi e georgiani".
(Red/ Dire)