Roma, 27 giu. - Il mondo rischia un "apartheid climatico" dove i ricchi hanno piu' possibilita' di adattarsi a un pianeta piu' caldo, mentre i poveri subiscono le conseguenze peggiori del cambiamento climatico. Lo ha denunciato Philip Alston, relatore speciale delle Nazioni Unite sulla poverta' estrema e i diritti umani.
Durante un incontro a Ginevra, intitolato 'Climate Change, Poverty and Human Rights", Alston ha anticipato ieri il contenuto della sua nuova ricerca, che sara' presentata venerdi' al Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite.
Secondo studi precedenti, il cambiamento climatico potrebbe lasciare senza casa 140 milioni di persone nei Paesi in via di sviluppo.
"Rischiamo uno scenario da 'apartheid climatico' dove i ricchi pagano per sfuggire al surriscaldamento, alla fame e ai conflitti mentre il resto del mondo e' lasciato a soffrire" si legge in una dichiarazione di Alston riportata sul sito d'informazione scientifica 'Phys'.
La stessa fonte riferisce che, nel suo intervento, il relatore speciale ha accusato l'Alto commissariato per i diritti umani di non aver prestato attenzione sufficiente ai problemi legati al riscaldamento globale.
(Red/ Dire)