Roma, 13 giu. - "Sia il governo che i dimostranti vanno lodati perche' il corteo di venerdi' e poi le richieste formalizzate nella petizione sono state finora un processo assolutamente pacifico": cosi' all'agenzia 'Dire' Conscience Tequah, studentessa di Comunicazione a Monrovia.
Secondo la giovane, che si definisce "una cittadina impegnata" e sottolinea di mettere al primo posto il bene comune e non questo o quel partito, "all'esecutivo del presidente George Weah e' stato dato un mese di tempo per rispondere alla petizione pena nuovi cortei e iniziative di protesta".
A coordinare la mobilitazione e' il Consiglio dei patrioti, un organismo che esprimerebbe anche le posizioni di molti di coloro che nel 2017 avevano eletto Weah.
All'origine delle proteste di piazza, con lo slogan 'Salvate lo Stato', ha contribuito uno scandalo da quasi cento milioni di dollari che ha coinvolto il ministro delle Finanze Samuel Tweah e il governatore della Banca centrale Nathaniel Patray.
La Liberia sta cercando di risollevarsi da un conflitto civile che tra il 1989 e il 2003 ha provocato migliaia di vittime.
Nella petizione si chiedono buon governo, pace, integrita', lotta alla corruzione e diritti sociali di base.
Ex stella del calcio nonche' primo Pallone d'oro africano, Weah sta facendo i conti con una situazione economica difficile: a marzo il Fondo monetario internazionale ha ridotto le previsioni di crescita per il 2019 dal 4,7 allo 0,9 per cento.
(Red/ Dire)