Roma, 13 giu. - "Le chiamiamo 'heritage app' e serviranno anche a dare il giusto valore alle opere che la Francia si e' impegnata a restituire all'Africa" dice Webber Ndoro, direttore generale del Centro internazionale per lo studio della conservazione e del restauro dei beni culturali (Iccrom).
Originario dello Zimbabwe, studi e master in Europa, da Cambridge alla Svezia, questo storico e archeologo guida un'organizzazione che ha ben 136 Stati membri. A Roma, in un'intervista con l'agenzia 'Dire' prima di far tappa a Teramo, dove il 21 giugno si terra' la Conferenza dei rettori delle universita' africane, il focus e' pero' tutto sulla regione subsahariana.
"La grande maggioranza delle popolazioni africane e' costituita da giovani e dai giovani bisogna partire per una consapevolezza nuova del patrimonio" sottolinea Ndoro. Le "heritage app" nascono dall'idea che le tecnologie digitali possano aiutare a "rendere popolare" l'arte, la storia e la natura, trasformandole anche in opportunita' di lavoro e crescita.
Iccrom conta di lanciare sei applicazioni ad hoc nei prossimi tre anni, ricollegandosi anche agli impegni assunti lo scorso anno dal presidente francese Emmanuel Macron. "Immaginiamo una app per il Museo dei Palazzi reali di Abomey in Benin" annuncia ad esempio Ndoro. "Parigi ha promesso di restituire alcune delle opere trafugate nel 1892 e noi vogliamo che le comunita' locali siano pronte a capirne e apprezzarne il valore".
Quella di Macron sarebbe "una buona mossa", insomma, ma andrebbe accompagnata con iniziative di sensibilizzazione a 360 gradi. "Queste opere furono trafugate oltre cento anni fa" sottolinea Ndoro: "Il rischio e' che diventino solo 'pezzi da museo', estrenei alla vita e alle conoscenze delle comunita' africane, quelle che dovrebbero custodirle e proteggerle".
L'app dei Palazzi reali di Abomey porterebbe sugli smartphone informazioni e immagini delle 26 statuette in arrivo dalla Francia e piu' in generale testimonianze di secoli di storia dell'antico Regno di Dahomey.
Secondo Ndoro, pero', anche a Teramo, lo sguardo e' rivolto soprattutto al futuro. "L'obiettivo - assicura il direttore - e' che i giovani capiscano come arte e cultura possano diventare occasioni di impresa e crescita, che si tratti di Abomey o del carcere di Robben Island, un altro dei siti scelti per le heritage app".
(Red/ Dire)