Roma, 31 gen. - "Con il riconoscimento da parte degli Stati Uniti, Juan Guaido' ha ottenuto una protezione che altri oppositori non hanno mai avuto; e anche rispetto all'espulsione dei diplomatici americani Nicolas Maduro sa che non puo' superare la 'linea rossa'". Orlando Viera-Blanco e' consulente della commissione dell'Assemblea nazionale per la politica estera.
Raggiunto al telefono dall'agenzia 'Dire', sostiene che il riconoscimento di Guaidó come presidente ad interim da parte di Donald Trump avra' conseguenze concrete.
"Maduro rischierebbe molto se decidesse di perseguirlo, arrestarlo o processarlo" sottolinea Viera-Blanco. Convinto che il sostegno di Washington al presidente dell'Assemblea nazionale avra' anche altri riflessi. "Penso anzitutto all'ultimatum di Maduro perche' i rappresentanti diplomatici degli Stati Uniti lascino il Venezuela nell'arco di 72 ore" dice il consulente. "Gli Usa hanno gia' fatto sapere di non riconoscere la sua autorita' e il presidente allora sara' costretto a restarsene fermo".
La tesi e' che, di fronte a un rischio di interventi esterni, indebolito dalla crisi economica e da un'opposizione politica in crescita, Maduro dovrebbe di fatto accettare nuovi limiti al proprio potere. E Guaido', che figura e'? "Prima di diventarne presidente e' stato il deputato piu' giovane dell'Assemblea nazionale" risponde Viera-Blanco. "E' legato al gruppo di Leopoldo Lopez e appartiene alla 'generazione 2007', quella che si e' battuta contro la chiusura dell'emittente 'Rctv'".
(Red/ Dire)