Roma, 31 gen. - Al via a Parigi un processo a carico di un'emittente francese accusata di aver diffuso come prova di violenze in Burundi istigate dal presidente Pierre Nkurunziza un video girato in un altro Paese africano.
All'origine dell'inchiesta c'e' la denuncia per "diffamazione" presentata dall'esecutivo di Bujumbura. 'France 3' e' sul banco degli imputati insieme con l'avvocato belga Bernard Maingain, che avrebbe consegnato il video all'emittente, e a David Gakunzi, scrittore di origine burundese intervistato per commentare le immagini.
Il filmato era andato in onda nel 2016, al culmine delle proteste contro la rielezione di Nkurunziza, della repressione del dissenso da parte della polizia e delle denunce francesi all'indirizzo di Bujumbura.
Secondo l'accusa, il video non e' stato affatto girato nella localita' burundese di Karuzi come sostenuto ma a migliaia di chilometri di distanza: lo confermerebbero le voci in hausa, una lingua parlata solo in Africa occidentale.
(Red/ Dire)