Roma, 21 feb. - "In Italia sono cresciuti in maniera intollerabile gli attacchi al personale sanitario: pronto soccorso, ambulanze, guardie mediche. Si tratta di aggressioni fisiche, ma anche verbali. Per questo abbiamo deciso di creare consapevolezza sul fenomeno e incoraggiare la tutela di questo bene comune". Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa italiana (Cri) e della Federazione internazionale delle societa' di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, spiega cosi' alla 'Dire' il significato della campagna in Italia 'Non sono un bersaglio'.
L'iniziativa e' stata presentata oggi nel corso del convegno 'Non sono un bersaglio: il personale sanitario a rischio.
Prospettive nazionali e internazionali'.
L'iniziativa parte da 'Healthcare in Danger', avviata dalla Croce Rossa internazionale nel 2008 e supportata sui social dall'hashtag #notatarget.
In Italia, denuncia la Cri, nel 2018 si sono contati 3mila casi di aggressione a personale medico-sanitario, l'equivalente di dieci episodi al giorno. Un dato grave, ma marginale - spiegano gli esperti - dato che e' l'unico disponibile raccolto tramite i referti ospedalieri, dunque relativi ai casi piu' gravi.
Il timore e' che il fenomeno sia molto piu' ampio: ogni giorno, avverte ancora Cri, si verificano aggressioni "minori" - schiaffi, lanci di oggetti o spintoni - nonche' attacchi verbali, minacce e pressioni psicologiche. Per la prima volta si attiva cosi' un sistema di monitoraggio e mappatura che si avvarra' di un osservatorio di Croce Rossa italiana e della collaborazione di altre realta' sul territorio, come i servizi di ambulanza.
Conoscere i numeri, dicono gli esperti, servira' a stilare un report utile a comprendere le cause di queste violenze - che sono sempre molto variegate - e quindi trovare soluzioni e strategie.
"L'Europa affronta un'epoca di sfide e incertezze, che spesso sfociano in comportamenti che minano i valori del vivere civile" ha detto Beatrice Covassi, rappresentante della Commissione europea in Italia. Il tema per Covassi "e' quanto mai europeo, e noi siamo qui per evidenziare l'importanza di non restare passivi. I valori del soccorso umanitario - ha concluso - non solo sono solo garantiti dal diritto internazionale ma sono alla base del dna europeo".
Secondo Vito Crimi, sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, intervenuto in videoconferenza, "si tende a credere che il personale sanitario colpito sia quello nei teatri di conflitto. In realta' avviene tutti i giorni nei nostri ospedali: violenze fisiche, ma anche e soprattutto psicologiche. Pensiamo a pressioni, minacce e ricatti da parte della criminalita' organizzata".
Un tema che sta "particolarmente a cuore" al ministero della Salute, come ha assicurato il ministro Giulia Grillo, che ha ricordato che un disegno di legge per la protezione del personale sanitario e' all'esame della commissione parlamentare competente.
Il convegno di oggi gode dell'alto patronato del presidente della Repubblica ed e' sotto il patrocinio della presidenza del Consiglio dei ministri, del ministero della Salute, del Parlamento europeo, di Spazio Europa e della Commissione Europea.
(Red/ Dire)