Roma, 7 feb. - Alla vigilia dell'incontro dei Paesi neutrali sulla crisi in Venezuela, promosso da Uruguay e Messico oggi a Montevideo, un carico di aiuti umanitari ha aggravato la tensione tra le forze governative e quelle legate al presidente autoproclamato Juan Guaido'.
Caracas ha dispiegato l'esercito per impedire l'ingresso dei convogli nel Paese, e Adan Chavez, tra i leader del partito di governo e fratello dell'ex presidente Hugo, ha detto che il Venezuela e' pronto a "prendere i fucili" per contrastare una potenziale invasione. Se per Guaido' e' in atto un "complotto militare" per impedire l'entrata di beni che potrebbero "salvare la vita" a "300mila persone", Nicolas Maduro ha detto che "l'imperialismo non aiuta nessuno, nel mondo".
In un'intervista pubblicata dall'emittente filo-governativa 'Telesur', si legge che le sanzioni internazionali costerebbero alla repubblica bolivariana 23 milioni, piu' dei 20 milioni di aiuti annunciati dal consigliere della Casa Bianca John Bolton. Ed e' ancora 'Telesur' che ha diffuso la notizia del ritrovamento di un deposito di armi e munizioni provenienti dagli Stati Uniti, nella zona dell'aeroporto Arturo Michelena di Valencia, nel centro del Paese.
Da tempo il governo del Venezuela denuncia un tentativo di invasione da parte degli Stati Uniti, che sono stati i primi a riconoscere l'oppositore Juan Guaido' come presidente.
Intanto, a Montevideo sono in corso gli ultimi preparativi per il tavolo negoziale, al quale il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha fatto sapere che non partecipera', per "dare credibilita'" all'offerta "di buoni uffici alle parti".
Al "gruppo di contatto" prenderanno parte oggi rappresentanti di Spagna, Francia, Germania, Italia, Olanda, Portogallo, Svezia e Regno Unito, insieme a Bolivia, Costa Rica, Ecuador e, naturalmente, Messico e Uruguay. Per quanto riguarda il Vaticano, che pure ha tentato a lungo di mediare tra governo e opposizione, Papa Francesco ha risposto alla domanda di un giornalista relativa all'ultima lettera di Maduro, che al Pontefice ha chiesto nuovamente di fare da mediatore. "Non l'ho ancora letta" ha detto il Papa. "Vedremo che cosa si puo' fare. Ma perche' si faccia una mediazione, ci vuole la volonta' di ambedue le parti".
(Red/ Dire)