Napoli, 19 dic. - È nata a Napoli AfricaNa, una nuova comunita' Slow Food che si pone l'obiettivo di promuovere l'integrazione degli africani in Italia e lo sviluppo nei loro Paesi di origine.
Il gruppo e' stato presentato sabato nella sede dell'associazione senegalese Senaso, a piazza Garibaldi. "Siamo un mix, una ventina di persone provenienti da vari Paesi africani. Alcuni di noi sono anche italiani" ha spiegato all'agenzia Dire Ndemba Dieng, attivista, senegalese di Torre Annunziata e referente di AfricaNa.
"La nuova comunita' Slow Food ha due obiettivi. Il primo e' sfruttare la cultura del cibo per creare lavoro e integrazione e fornire agli immigrati un cibo buono e giusto per la loro cultura" ha aggiunto: "Il secondo, e' portare progetti in Africa". La comunita' punta anche a fornire uno strumento per presentare proposte alle istituzioni, italiane e non solo.
"In tanti progetti di sviluppo si e' sempre deciso da qua, invece io e Ndemba abbiamo detto no, noi andiamo spesso, stiamo con i giovani, con i capivillaggio, dobbiamo partire dalle loro esigenze, dalla coltivazione che fanno, da tutto quello che e' sparito, dai nostri cibi piu' antichi" ha aggiunto Fatou Diako, originaria della Costa d'Avorio, presidente dell'associazione Hamef e membro di AfricaNa. "Oggi mangiamo il riso cinese, che non ha piu' il profumo del riso africano" ha concluso Diako.
"Vogliamo ritornare alle nostre origini e mangiare buono e sano".
Al termine della presentazione, aperitivo afro-napoletano: accanto alla pizza fritta partenopea, beignet de coco, e fataya dal Senegal. Da bere, bissap (una bevanda a base di carcade'), ginger, con zenzero e ananas, e succo di baobab.
(Red/ Dire)