Roma, 19 dic. - Pioggia di consensi al referendum consultivo per il 'Tren Maya', la linea ferroviaria che colleghera' lo stato di Chiapas alla penisola dello Yucatan promossa dal presidente del Messico, Andre's Manuel Lopez Obrador.
Dei 100mila aventi diritto, stando ai media internazionali il 92 per cento si e' espressa a favore del nuovo piano infrastrutturale, tra cui anche gli abitanti delle comunita' indigene locali. Il nuovo collegamento ferroviario si estendera' per oltre 1.500 chilometri, attraversando riserve naturali e siti archeologici, in cui risiedono le vestigia della civilta' precolombiana dei Maya. L'obiettivo del progetto, che costera' tra i 6 e gli 8 miliardi di dollari, e' quello di migliorare la rete dei trasporti, contribuendo cosi' allo sviluppo del turismo e di altri settori dell'economia, con la speranza di migliorare anche i livelli occupazionali.
Nonostante l'entusiasmo emerso dalle urne pero', vari cittadini, associazioni di ambientalisti e per i diritti delle comunita' locali si sono opposti al progetto. Il timore sono i danni che la linea ferroviaria potrebbe arrecare al delicato ecosistema delle riserve naturali nonche' ai monumenti millenari. Contestato anche il fatto che, prima di sottoporre il progetto a un referendum consultivo, non sia stato effettuato nessuno studio sull'impatto ambientale.
Il presidente Obrador ha cercato di rassicurare gli ambientalisti dichiarando che la nuova linea ferroviaria "non comportera' l'abbattimento di un solo albero", quindi si e' impegnato con le amministrazioni locali a fornire materiale informativo sul referendum sia in spagnolo che nelle lingue locali. Ottenuta ora l'approvazione del progetto dalle comunita' locali, il governo a gennaio annuncera' le gare d'appalto per la sua realizzazione.
(Red/ Dire)