Roma, 5 dic. - "Coesione vuol dire inclusione, che non e' soltanto un dovere verso i tanti migranti costretti ad abbandonare i propri Paesi ma anche un saper affrontare i fenomeni della mobilita' con lungimiranza".
Cosi' all'agenzia Dire Pietro Bartolo, medico responsabile del primo soccorso di Lampedusa da quest'anno deputato al Parlamento Ue con i Socialisti & democratici (S&d).
Al centro dell'intervista, realizzata a Roma a margine dell'edizione 2019 del Premio volontariato internazionale Focsiv, le prospettive della nuova Commissione guidata da Ursula Von Der Leyen.
"L'Europa nella quale credo e' quella della coesione che significa inclusione, basata sui valori straordinari dei padri fondatori, a partire dall'accoglienza, dalla solidarieta', dai diritti umani e dallo stato di diritto" dice Bartolo. Convinto che rispetto ai migranti ci sia da un lato "una responsabilita'" umanitaria e morale e dall'altro "un'opportunita'" da cogliere.
"L'Europa deve essere essere inclusiva e mettere al centro la societa', le persone, l'essere umano" dice l'eurodeputato: "Tutto il resto, e tutte le politiche, devono girare attorno a questo fatto fondamentale".
Rispetto alla Commissione Von Der Leyen e in particolare alle politiche Ue di coesione, Bartolo aggiunge: "Le migrazioni non vanno affrontate come un fenomeno emergenziale, ma come un fatto strutturale; ce ne dobbiamo fare una ragione, dando prova di intelligenza e di lungimiranza".
(Red/ Dire)