Roma, 25 apr. - Mentre in India si apre oggi la terza fase delle elezioni generali, 'Huffington Post India (Hpi)' lancia l'allarme sull'impatto negativo che i materiali della campagna elettorale avranno sull'ambiente. Dito puntato in particolare contro manifesti e cartelloni in Pvc, un materiale che impiega decenni per degradarsi. Di tutto il materiale elettorale prodotto in Pvc infatti solo l'1 per cento sara' riciclato, come ha denunciato Sanjay Upadhyay, membro della Enviro Legal Defence Firm (Eldf), una associazione che fornisce consulenza legale su temi ambientali.
Sia il ministero dell'Ambiente che la Commissione elettorale avevano inviato un avviso alle amministrazioni dei 29 stati e 7 regioni autonome in cui lo Stato indiano e' diviso, per chiedere di evitare l'impiego di plastiche monouso in campagna elettorale come il Pvc.
Intanto in India si sta svolgendo la fase piu' complessa delle sette tappe in cui le elezioni sono state organizzate: sono 170 milioni - su 900 milioni totali - gli elettori chiamati alle urne, in particolare nelle regioni occidentali e sud-occidentali del Paese. E' toccato anche al primo ministro uscente Narendra Modi andare a votare, ma che dovra' attendere fino al 23 maggio per sapere se lui e il suo partito - il Bharatiya Janata Party (Bjp) - sono stati nuovamente scelti dagli elettori.
Un'anticipazione importante giungera' dal Gujarat, uno stato tradizionalmente bastione del Bjp, e che permettera' di capire se il governo Modi ha convinto oppure no.
(Red/ Dire)