Roma, 25 apr. - Issad Rebrab, considerato il piu' ricco uomo d'affari algerino, ha passato la notte in prigione.
La notizia e' stata diffusa dall'agenzia di stampa ufficiale Aps: l'uomo e' accusato di "falsa dichiarazione relativa a trasferimenti illeciti di capitali verso l'estero, false fatture su apparecchiature importate, importazione di materiali di seconda mano dopo aver beneficiato di vantaggi doganali, fiscali e bancari (destinati a materiali nuovi, ndr)".
Rebrab e' amministratore delegato del gruppo Cevital, che possiede diverse imprese in numerosi settori, dall'elettronica alla siderurgia, e impiega circa 12mila persone.
L'arresto di Rebrab, noto oppositore dell'ex presidente Abdelaziz Bouteflika, ha sorpreso chi si aspettava nuovi arresti nel campo dei sostenitori di quest'ultimo. Domenica erano stati arrestati i fratelli Kouninef, quattro imprenditori noti per la loro vicinanza a Said Bouteflika, fratello dell'ex capo di Stato.
Gli arresti seguono le dichiarazioni del capo dell'esercito Gaid Salah, che la scorsa settimana aveva annunciato azioni nei confronti delle vecchie elite, accusandole di corruzione.
Bouteflika si e' dimesso da ormai tre settimane, sotto la pressione delle manifestazioni di piazza iniziate a febbraio. E mentre gli impiegati del gruppo Cevital annunciano proteste contro l'arresto del loro datore di lavoro, gli studenti stanno sfilando in diverse citta' per il nono martedi' consecutivo. A migliaia, scrive 'Tsa Algerie', sono gia' radunati a Orano, Algeri, Costantina, Bouira e Tizi Ouzu per chiedere che, dopo Bouteflika, vada via "tutto il sistema".
(Red/ Dire)