Roma, 11 apr. - A Khartoum, scontri tra forze di sicurezza e militari sarebbero esplosi nelle prime ore di oggi, secondo fonti di stampa e attivisti, davanti al quartier generale dell'esercito. Qui, centinaia di migliaia di sudanesi hanno manifestato per tre giorni, trascorrendo le notti accampati nello spazio antistante, per chiedere che i militari sostengano la contestazione contro il presidente Omar Al-Bashir.
Secondo gli attivisti del gruppo 'Sudanese Translators for Change', i militari avrebbero risposto alle munizioni vere e al fuoco pesante rivolto contro i dimostranti da forze di sicurezza e milizie fedeli a Bashir. La notizia e' stata smentita dal ministro dell'Informazione Hassan Ismail, secondo cui, inoltre, il presidio davanti alla sede dell'esercito sarebbe gia' stato sgomberato.
Ieri un blackout totale ha colpito il Paese. Poco piu' tardi, un blocco ha interessato i social media: i rappresentanti del ministero dell'Elettricita' non hanno fornito spiegazioni, ma alcuni resoconti sottolineano che l'incidente, potrebbe avere una relazione con l'intensificarsi delle mobilitazioni.
Il nuovo impulso dato a queste ultime, secondo diversi osservatori, sarebbe legato anche alle dimissioni del capo di Stato algerino, Abdelaziz Bouteflika, costretto a lasciare dopo settimane di proteste di piazza.
Nel fine settimana, centinaia di migliaia di persone hanno sfilato in corteo e presidiato il palazzo presidenziale per chiedere le dimissioni di Bashir. La polizia, hanno denunciato gli attivisti, ha cercato di disperdere la folla con lacrimogeni e sfollagente. Sei persone sarebbero morte durante le manifestazioni dei giorni scorsi, aggiungendosi alle oltre 50 che, secondo Human Rights Watch, sarebbero state uccise negli ultimi quattro mesi.
(Red/ Dire)