Roma, 4 apr. - In Algeria fuochi d'artificio e manifestazioni di gioia hanno gia' lasciato il posto al dibattito sulla transizione politica, dopo le dimissioni, annunciate nella serata di ieri, del capo di Stato Abdelaziz Bouteflika.
Migliaia di persone hanno festeggiato la notizia, come mostrano video pubblicati sui social network da diverse citta'.
Nella notte, poco dopo l'annuncio, manifestanti avevano gia' iniziato a radunarsi in gruppi, nel centro della capitale, e discutere degli scenari futuri, come racconta la pagina maghrebina della rivista on-line 'Huffington Post'.
Secondo la Costituzione algerina, a gestire la transizione e organizzare le elezioni in tre mesi dovrebbe essere il presidente del Consiglio della nazione, il 77enne Abdelkader Bensalah, insieme al governo. Il problema, sottolineano alcuni osservatori, e' che Bensalah e' un personaggio impopolare, simbolo di quel "regime" che le piazze hanno denunciato in questi mesi.
In molti si aspettano che l'esercito giochera' un ruolo centrale nella transizione, aprendo negoziati con l'opposizione e cercando di individuare un piano che, nel rispetto della Costituzione, resti fedele alla volonta' popolare.
Altri propongono che in questa fase di passaggio il potere sia trasferito a un'assemblea costituente rappresentativa del movimento che in questi mesi ha chiesto l'uscita di scena del capo di Stato e del suo entourage.
Il primo obiettivo, secondo il quotidiano 'El Watan', "sara' la preparazione di un'elezione presidenziale aperta, libera e trasparente, che metta tutti i meccanismi necessari per evitare meccanismi di frode e cooptazione". Secondo il giornale, "eletto regolarmente, il prossimo presidente avra' tutti i poteri per portare avanti una transizione verso la 'seconda repubblica' invocata dalle piazze e dall'opposizione".
(Red/ Dire)