Roma, 4 apr. - Da Candace, mitica regina di Nubia che fermo' l'Impero romano, a Leymah Gbowee, che animando un movimento civico ha contribuito alla pace nella sua Liberia: sono alcune delle storie e delle esperienze che hanno ispirato 'Africa, donne, futuro', incontro ospitato nel fine-settimana dall'agenzia 'Dire'.
Secondo Manuella Penda, presidente dell'associazione delle Donne panafricane nella diaspora e organizzatrice dell'appuntamento, "le donne sono la potenza dell'Africa ed e' su di loro, e sulla loro dignita', che bisogna puntare per costruire il futuro del continente".
Un'esigenza rilanciata da Suzanne Diku, ginecologa, animatrice della Rete della diaspora nera africana (Redani). "Il futuro e' delle protagoniste del cambiamento, delle donne che non stanno a guardare, in Africa e in Europa, come suor Elisa Kidane', Rebecca Masika, Leymah Gbowee o Cecile Kyenge". Figure differenti, religiose, attiviste, vittime ma capaci di prendere in mano il proprio destino. Una caratteristica che le accomuna a "Kandaka", in latino Candace, la regina nubiana protagonista dell'ultima graphic novel di Byong Djehuty.
Camerunense e francese, scrittore e fumettista, ospite della 'Dire', Djehuty ha spiegato: "Candace e' una delle pochissime figure che hanno sconfitto i romani in battaglia costringendoli a un trattato che andava in favore del suo regno e non degli aggressori". L'ultimo lavoro del fumettista nasce proprio dalla "voglia di denunciare l'imperialismo e di scoprire la storia di una grande donna che impedi' la colonizzazione dell'Africa subsahariana".
Di liberta', dignita' e futuro hanno parlato anche Talia Loemba-Bouity, scrittore e poeta congolese, e Sabina Caligiani, giornalista attenta alle tematiche di genere. E il futuro comincia adesso, ha ammonito Penda, annunciando un'iniziativa di solidarieta' delle Donne panafricane: una raccolta fondi, al via la prossima settimana, in favore delle comunita' di Beira e in genere delle popolazioni del Mozambico colpite dal ciclone Idai.
(Red/ Dire)