Roma, 27 set. - 'Jom', (dignita'), 'kersa' (scrupolo, pudore), 'ngor' (senso dell'onore). Sono queste alcune delle parole chiave che, secondo l'economista e sociologo senegalese Felwine Sarr, dovrebbero essere rivalutate per "rendere vivo di nuovo l'umanesimo profondo" delle culture africane.
"Sono valori societali, concetti intorno ai quali si fondano le comunita': 'teraanga', ad esempio, vuol dire ospitalita', ma evoca anche il concetto di reciprocita', per cui se ho un buon comportamento o faccio un dono a una persona, quest'ultima risponde con un comportamento o un dono ancora migliori o maggiori, e' un rapporto di beneficio reciproco" spiega Sarr alla 'Dire'.
"Il mio - continua l'economista - e' un esempio per indicare che gli africani hanno un patrimonio di ingegneria sociale da trasmettere a un mondo in cui prevalgono sempre di piu' solitudine e isolamento. Bisogna ritrovare e recuperare la capacita' di fare comunita', senza credere che che questo vada a discapito del valore dell'individuo".
Felwine Sarr, classe 1972, e' uno dei piu' attivi intellettuali contemporanei africani. Dal 2017 dirige con Achille Mbembe gli 'Ateliers de la pensee' di Dakar e Saint-Louis (Senegal). Recentemente e' entrato in una commissione di esperti nominati dal presidente francese Emmanuel Macron per definire le modalita' per la restituzione di alcune opere del patrimonio artistico africano trafugate durante il colonialismo.
(Vig/Dire)