Roma, 27 set. - "Siamo l'organismo che in Italia rappresenta le realta' delle diaspore: ora esiste una rete, e da qui in poi possiamo solo crescere". Ne e' convinto Emilio Ciarlo, responsabile Rapporti istituzionali e comunicazione dell'Aics, l'Agenzia italiana per la Cooperazione allo sviluppo, intervenendo a Roma alla conferenza stampa di presentazione del progetto Summit nazionale delle diaspore 2018-2019.
"Questa e' la seconda edizione del Summit: un percorso che continua, il cui obiettivo e' di dare alle associazioni delle diaspore la possibilita' di diventare attori del cambiamento fornendo tutti gli strumenti - finanziari e non - affinche' diventino una leva di cambiamento in piu' nei loro paesi d'origine".
Quindi, il ruolo del summit nella narrazione: "Qual e' la relazione tra il declino dell'Occidente e il timore che molti provano per lo straniero?" si chiede il responsabile Aics. "Dobbiamo capirlo e da qui fare corretta comunicazione".
Tanti obiettivi, perche' "il progetto avviene all'interno di una visione piu' generale della Cooperazione italiana sulle migrazioni che ci viene riconosciuta a livello internazionale" e che emerge da una pluralita' di progetti: "dal sostegno alla migrazione di ritorno, alla sensibilizzazione sui rischi del partire, fino al supporto alle comunita' rifugiate nei paesi extracomunitari di primo arrivo, per favorire l'integrazione e l'accesso al welfare".
Infine, conclude Emilio Ciarlo, il rapporto con le fondazioni per ottenere donazioni: "il 'sistema Italia' in questo ambito non solo comprende gli altri ministeri - come Economia e Lavoro -, ma anche le Fondazioni private. Non e' scontato. Si ragiona anche a un fondo dedicato".
(Vig/Dire)