Roma, 25 ott. - I cristiani del Niger hanno dedicato tre giorni di digiuno e preghiera al missionario italiano Pier Luigi Maccalli, rapito lo scorso 17 settembre.
Dal giorno in cui otto uomini in moto lo hanno prelevato dalla sua abitazione di Bamaonga (Sud-ovest) di padre Maccalli non si hanno notizie. Intanto, i suoi confratelli della Societa' Missioni Africane hanno lasciato l'area per la capitale Niamey, ritenuta piu' sicura.
Secondo un'intervista all'agenzia 'Fides' rilasciata da padre Mauro Armanino, un altro missionario attivo in Niger, nel Paese "ci sono meno di 50mila cristiani. La maggior parte sono stranieri, immigrati da Togo, Benin, Nigeria e Burkina Faso.
L'approccio pastorale e' stato finora quello di stare con le persone e accompagnare il loro viaggio".
(Gif/Dire)