Roma, 11 ott. - I colloqui di pace con l'Esercito di liberazione nazionale (Eln) non riprenderanno finche' i miliziani non deporranno le armi, interrompendo ogni azione violenta: lo ha annunciato il presidente colombiano Ivan Duque, all'indomani dell'omicidio di due agenti di polizia nel nord del Paese.
Duque ha ereditato dal suo predecessore, Juan Manuel Santos, il compito di condurre il tavolo negoziale con il secondo gruppo guerrigliero, dopo che Santos ha concluso un accordo con i ribelli delle Farc a fine 2016. Ma gia' durante il mandato di Santos il processo arrancava, e a settembre il nuovo capo dello Stato ha sospeso i lavori, in modo da fare pressione sull'Eln.
Ieri, in un messaggio trasmesso dalla televisione di Stato, Duque ha detto che il governo "vuole fortemente il dialogo, ma solo se l'Eln liberera' tutte le persone sequestrate e porra' fine ad azioni criminali". Episodi come quello del giorno precedente "ci preoccupano", ha detto Duque, entrato in carica a inizio agosto. "Basta terrorismo" ha insistito il presidente.
(Red/ Dire)