Appello alla tavola rotonda sulla diaspora organizzata dalla 'Dire'
Roma, 11 ott. - "Non abbiamo bisogno della vostra carita', ma del vostro rispetto, perche' anche le parole uccidono". Padre Janvier Yameogo, in servizio presso il dicastero per la Comunicazione della Santa Sede, lancia un grido di indignazione dalla sede romana dell'Agenzia Dire, durante una tavola rotonda sul tema 'Come la comunicazione digitale puo' svegliare le coscienze e cambiare la narrativa intorno all'immigrazione (africana) in Italia'.
Originario del Burkina Faso, Yameogo si e' appassionato alla comunicazione non violenta quando era in Francia, dove svolgeva studi di giornalismo: "Quando ero studente avevo due difetti: ero gia' sacerdote ed ero nero" racconta il religioso, facendo riferimento al sentimento anticlericale con cui si e' confrontato oltralpe.
"In Italia c'e' piu' rispetto per l'abito che porto- aggiunge- ma fanno paura gli ultimi sviluppi socio-politici". "A livello di linguaggio- prosegue il sacerdote- c'e' una disumanizzazione, sia in coloro che raccontano che in quanti sono oggetto dei racconti: l'empatia per un bambino che muore e' sparita. Si dice: non e' grave, anche se a volte ci si dispera per un animale domestico che muore".
"Non chiediamoci cosa puo' portare l'Africa all'Europa- prosegue Yameogo, nel suo ampio intervento- chiediamoci piuttosto cosa fare per ristabilire un po' di giustizia in questo mondo di sfruttamento dei beni e di accapparramento delle terre".
(Red/ Dire)