Roma, 15 nov. - Giovedi' alle ore 19 si inaugura all'Auditorium Parco della Musica la mostra fotografica 'Scatti Liberi: l'Africa negli occhi dei bambini', realizzata dal Cortile dei gentili, dipartimento del Pontificio Consiglio della Cultura per il dialogo tra credenti e non credenti, in collaborazione con Amref Health Africa - Italia e Fondazione Pianoterra.
La mostra, riferiscono in una nota gli organizzatori, e' aperta gratuitamente al pubblico fino al 25 novembre ed e' il risultato di un progetto culturale che ha coinvolto bambini e adolescenti in situazioni di grave poverta', residenti nelle periferie di Nairobi (Kenya) e Bamako (Mali), in un percorso di formazione e integrazione, per offrire loro un'alternativa concreta alla vita di strada e un'opportunita' di riscatto professionale e sociale. Nella primavera del 2018, infatti, nove ragazzi keniani e dieci maliani, di eta' compresa tra gli otto e i 16 anni, sono stati inseriti in un corso propedeutico di fotografia e poi inviati come reporter a immortalare scene di vita quotidiana, tra poverta' e felicita'.
"L'ignoranza e la paura dell'altro sono tra i mali piu' pericolosi del nostro tempo. La mostra 'Scatti liberi' vuole rispondere proprio a queste derive: rifiuta l'Africa dei luoghi comuni, dei pregiudizi e delle strumentalizzazioni e propone un racconto differente, un dialogo tra culture e religioni, una comunione di diversita'" ha commentato il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio consiglio della Cultura, che ha promosso e sostenuto il progetto. "Attraverso questi scatti i bambini ci stanno donando la propria storia, fatta di paure, speranze e attimi di quotidianita'. Attraverso la lente di una macchina fotografica, ci stanno dicendo: 'questa e' la nostra verita'. Ascoltatela. Rispettatela'".
'Scatti liberi' nasce proprio da uno straordinario incontro multiculturale, basato sull'ascolto reciproco e sulla condivisone di obiettivi, non solo professionali ma soprattutto umani. Il progetto parte, infatti, dall'idea di Mohamed Keita, costretto ad abbandonare la Costa d'Avorio a soli 13 anni a causa della guerra civile; giunto in Italia dopo un viaggio drammatico e lungo, Mohamed scopre la sua vocazione alla fotografia e, dopo anni di studio e lavoro nel nostro Paese, decide di tornare in Africa e di mettere a disposizione dei bambini le sue competenze, stimolando professionalita' in campo fotografico e, piu' globalmente, contribuendo a favorire opportunita' di crescita e di lavoro in loco, con il supporto della Fondazione Pianoterra. La sua incredibile storia e' narrata nel testo di Luca Attanasio 'Il bagaglio. Storie e numeri del fenomeno dei migranti minori non accompagnati', collaboratore del progetto.
Il Cortile dei gentili ha scelto, dunque, non solo di sostenere il laboratorio di Keita in Mali, ma di attivare un progetto gemello in Kenya, nelle periferie di Nairobi, grazie alla collaborazione di Amref Health Africa - Italia e del fotografo Marco Pieroni.
"La storia di Mohamed Keita - ha detto l'europarlamentare Silvia Costa, sostenitrice del progetto - e' simbolica del valore aggiunto che tanti giovani migranti, al di la' delle sofferenze e delle ferite che portano in se', possono offrire al nostro Paese e all'Europa. Un contributo di creativita', cultura, arte e, soprattutto, umanita'. Il laboratorio di fotografia che Mohamed ha creato in Mali, dove ha deciso di tornare per dedicarsi a insegnare fotografia ai bambini da cui questa mostra e' stata interamente realizzata, e' una meravigliosa storia di viaggio a ritroso, una migrazione all'inverso, per sostenere giovani come lui ed evitargli partenze e viaggi drammatici: la migliore narrazione del fenomeno migratorio e del continente africano".
Le fotografie saranno in mostra fino a domenica 25 novembre all'Auditorium Arte dell'Auditorium Parco della Musica (Via Pietro de Coubertin 30, Roma), aperto gratuitamente al pubblico dal lunedi' al venerdi', dalle 17 alle 21, e sabato, domenica e festivi, dalle 10 alle 21.
Tutte le fotografie potranno essere acquistate; l'intero ricavato sara' destinato a sostenere e finanziare i laboratori fotografici per ragazzi di strada in Mali, in Kenya e in altri Paesi.
(Red/ Dire)