Roma, 15 nov. - I giudici del Cairo hanno disposto altri 45 giorni di detenzione preventiva per Amal Fathy, la moglie di Mohamed Lofty, consulente legale della famiglia di Giulio Regeni, lo studente trovato barbaramente ucciso nel 2016, e su cui pesa il sospetto delle forze di sicurezza egiziane.
A darne notizia alla giornalista di 'Articolo 21', Antonella Napoli, e' stato Lofty stesso, secondo cui il vero processo "non partira' mai. E' solo un modo per tenerla in carcere".
"Ora ricorreremo in appello- ha aggiunto Lofty- Se il ricorso verra' respinto, trascorrera' altri 45 giorni in carcere. Dopo questo potrebbe riceverne altri 45 e cio' si puo' ripetere fino a farle trascorrere due anni dietro le sbarre (in detenzione preventiva). Ad oggi, ha gia' passato 5 mesi in cella".
Fathy e' stata accusata di appartenenza a un movimento terroristico, diffusione di "idee terroristiche" e pubblicazione di notizie false.
(Red/ Dire)