Roma, 8 nov. - Rendere i visti di ingresso per studiosi di fauna e flora selvatica piu' semplici: a questo puntano le autorita' del Kenya, che stanno elaborando una procedura online in collaborazione con un ente di ricerca.
Si tratta dell'Autorita' nazionale per la gestione ambientale, della Commissione nazionale per l'innovazione scientifica e tecnologica e del Kenya wildlife service (Kws).
"Vogliamo rendere piu' facile per i ricercatori stranieri accedere ai moduli, e quindi poter iniziare il loro lavoro di ricerca in Kenya entro un lasso di tempo determinato", ha detto Patrick Omondi, il direttore del reparto Ricerca e biodiversita' presso il Kws.
Omondi ha quindi chiarito che i ricercatori, una volta terminato il lavoro, sono "invitati a condividere l'esito dei loro studi con noi". Quindi ha aggiunto: "faremo il possibile per aiutarli, ma devono rispettare la legge", in riferimento al fatto che sebbene le norme non lo consentano, spesso gli studiosi portano con se stagisti e collaboratori volontari.
Infine, sara' creata una sorta di "lista" delle aree in cui svolgere gli studi, in modo da diversificare il lavoro dei ricercatori, che secondo l'esperto tenderebbe a concentrarsi su determinati argomenti.
(Red/ Dire)