Roma, 8 nov. - Il 14 novembre il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite potrebbe votare per la fine delle sanzioni imposte sin dal 2009 all'Eritrea per il presunto appoggio da parte del governo di Isaias Afewerki a movimenti jihadisti in Somalia.
Il mese scorso i ministri degli Esteri di Etiopia, Gibuti e Somalia si erano schierati al fianco di Asmara contro le sanzioni, nel corso della 73esima Assemblea generale dell'Onu.
La presa di posizione era giunta alla luce della distensione seguita all'accordo di pace tra Addis Abeba ed Asmara.
Si erano opposti allo sblocco delle sanzioni, invece, gli Stati Uniti, che insieme a Londra e Parigi avevano insistito nel condizionarlo a un maggiore rispetto dei diritti umani da parte del governo eritreo.
La scorsa settimana fonti diplomatiche hanno pero' riferito di un cambiamento di posizione da parte di Washington. La Gran Bretagna ha diffuso una bozza di risoluzione per la fine dell'embargo sulle armi, delle restrizioni sui viaggi e del congelamento di beni.
"I primi segnali arrivati da New York sono positivi" ha commentato via Twitter il ministro eritreo dell'Informazione, Yemane Meskel. "Un tributo alla determinazione e alla resilienza eritree per nove lunghi anni".
(Red/ Dire)