Colombia, i sefarditi diventano cittadini spagnoli 500 anni dopo
Loro antenati furono esplusi nel 1492, ora legge rende giustizia
Roma, 29 mar. - A oltre 500 anni dalle espulsioni decretate da re Ferdinando d'Aragona e Isabella di Castiglia, circa 160 ebrei sefarditi residenti in Colombia hanno acquisito la cittadinanza spagnola che fu dei loro antenati.
La cerimonia si e' tenuta a Bogota', nei giorni scorsi. A renderla possibile una legge spagnola approvata nel 2015, che cancella l'editto con il quale nel 1492 re Ferdinando ordino' l'espulsione degli ebrei, pena la condanna a morte, a meno che non si convertissero al cristianesimo. I discendenti di quella minoranza non persero mai l'appellativo "sefardita", riferimento a "Sepharad", "Spagna" nella loro lingua.
A Bogota' a diventare cittadina spagnola e' stata anche Jacqueline Brandwine, discendente di una famiglia riparata in Egitto, poi in Israele e infine nelle Americhe, a Panama e poi in Colombia. Storie dell'altro mondo anche per Isaac Azud, 80 anni. Suo padre arrivo' a Bogota' nel 1923, diciottenne, in fuga dalla Gerusalemme ottomana. Ai giornalisti colombiani Azud ha raccontato che di tanto in tanto i suoi genitori parlavano delle espulsioni, anche se ai bambini apparivano fatti lontani. "Certo, furono terribili, ma il modo nel quale sono presentate le scuse ci fa bene" ha detto: "Amiamo gli spagnoli".
(Red/ Dire)
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